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Missioni archeologiche

A) MISSIONI ARCHEOLOGICHE:

  • Delegazione di Terra Santa Studium Biblicum Franciscanum di Roma e Monte Nebo
    Restauro e musealizzazione del Memoriale di Mose’ sul Monte Nebo e restauri dei mosaici sulla cima di al Mukhayyat.
  • Progetto Shawbak dell’ Universita’ di Firenze, Dipartimento di Studi Storici e Geografici
    Realizzazione di un intervento integrato e “sostenibile” di ricerca archeologica, restauro filologico e conservativo, comunicazione e training scientifico.
  • Le origini della citta’ nell’eta’ pre-classica del bacino dello Wadi Zarqa. Scavi e restauro a Khirbet El Batrawy ad opera dell’ Universita’ di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Scienze Storiche, Archeologiche e Antropologiche dell’Antichita’.
    Le attività di scavo e di restauro prevedono oltre alla continuazione dei lavori alle mura, alla porta nord e al tempio del bronzo antico III (2800-2300 a.C.), lo scavo delle Torri N/O e S/E, nonché la formazione di personale locale.
  • Missione archeologica ed epigrafica dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO) di Roma: il progetto Rabbathmoab e Qasr Rabbah
    Ricostruzione delle fasi storiche di tre monumenti emergenti significativi dell’area archeologica monumentale di Rabbah, l’antica Rabbathmoab o Acropoli. Indagini diagnostiche, restauro conservativo e creazione di un parco archeologico regionale.
  • Scavo e restauro del santuario di Artemide a Jerash del ”Monumenta Orientalia” di Roma
  • Progetto “Petra Medievale” dell’Universita’ di Firenze, Dipartimento di Studi Storici e Geografici
    Topografia del sistema insediativo tra crociati e ayyubbidi (sec. XII-XIV).
  • Ricerche nel sito di Umm As-Surab dell’Universita’ di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti
  • Studio e restauro della rete idrologica di Petra, riqualificazione di parte delle antiche canalizzazioni e progetto di restauro della Tomba Palazzo dell’ Universita’ di Urbino, Dipartimento di Scienze dell’Uomo, dell’Ambiente e della Natura
    Missione archeologica a Ten Al-Mashad dell’Associazione culturale “Olim”

B) PROGETTI SPECIALI:

  • Collaborazione tra il Dipartimento delle Antichità giordano, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del Ministero dei Beni Culturali italiano e il World Monument Fund (WMF) per il restauro del sito del Qusayr Amra.
  • Progetto “Liasons for growth” (ENPI-CIUDAD) dell’Universita’ di Firenze
  • Il 27 ottobre, presso i locali della Società Dante Alighieri, l’équipe del Prof.Guido Vannini, Direttore della missione archeologica “Petra medievale” ha annunciato l’avvio del Progetto “Liaisons for growth. Governance and networking tools for a sustainable and well balanced development between urban and marginal areas”.
  • All’evento hanno preso parte, insieme a un folto pubblico, l’Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni, il Direttore Generale del Dipartimento delle Antichità giordano Ziaad Al Saad, il Presidente della Società Dante Alighieri Prof.ssa Maria Rosaria Papa e il Dirigente dell’Area Cultura della Regione Toscana Bruno Ravenni.
  • Il nuovo programma di cooperazione lanciato dall’Unione Europea con i paesi partner, ”Cooperazione nello sviluppo urbano e nel dialogo” (Ciudad), conta su un budget di 14 milioni di Euro fino al 2013 ed è indirizzato per la prima volta a tutti partner (area Sud e Est) dell’UE. I campi di azione del programma sono tre: sostenibilità ambientale ed efficienza energetica; sviluppo economico sostenibile e riduzione delle disparità sociali; good governance e pianificazione urbana sostenibile.
  • Il progetto dell’équipe di Firenze si inquadra nella terza delle categorie sopramenzionate, grazie al focus incentrato sul ruolo degli attori locali, considerati protagonisti chiave di un progetto innovativo di turismo sostenibile da realizzarsi mediante l’attivazione di agenzie locali, la definizione di specifici master plans turistici – con le proprie caratteristiche e priorità – e l’individuazione di strategie promozionali ad hoc.
  • Obiettivo principale del progetto è quello di assicurare l’integrazione delle aree urbane con quelle marginali dei tre partner coinvolti – Italia, Giordania e Armenia – consentendo così uno sviluppo e una ripartizione delle risorse più armonico e equilibrato, e innescando un circolo virtuoso tale da permettere alle diverse comunità locali di attivare ulteriori progetti di sviluppo.
  • L’Università di Firenze si conferma uno degli attori principali della cooperazione culturale tra Italia e Giordania, cui il nuovo suggestivo progetto “Liaisons for growth”aggiunge nuovi input, stimoli e opportunità.Collaborazione tra il Dipartimento delle Antichità giordano, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del Ministero dei Beni Culturali italiano e il World Monument Fund (WMF) per il restauro del sito del Qusayr Amra
  • Il 7 ottobre 2010 è stato formalizzato il progetto di collaborazione tra il Dipartimento delle Antichità giordano (DoA), l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) del Ministero dei Beni Culturali e il World Monument Fund (WMF) per il restauro del sito del Qusayr Amra, il cui rilievo archeologico eccezionale è confermato dalla sua iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
  • Nel 2007 il DoA giordano aveva effettuato la segnalazione del cattivo stato di conservazione dei muri esterni e degli affreschi interni del sito presso il World Monument Fund, l’organizzazione no-profit che cura, a livello mondiale, progetti di recupero di siti storici mediante collaborazioni instaurate di volta in volta con enti governativi, comunità locali e sponsor privati.
  • A seguito delle negoziazioni intraprese con i partner giordani – seguite dalla Dott.ssa Giovanna De Palma, Direttore Archeologo dell’ ISCR, e dal Dott. Gaetano Palumbo, Program Director del WMF per il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia Centrale, con l’assistenza dell’Ambasciata – l’ urgenza di procedere al restauro del sito, che versa in un grave stato di decadimento, ha portato all’organizzazione dell’ultima missione dell’ISCR del 7 ottobre scorso, guidata dalla Dott.ssa Giovanna De Palma.
    In base all’accordo, le prime attività prevedono la realizzazione di rilievi tecnici, la formazione del personale locale e gli interventi sulle strutture esterne del sito. I delicati interventi sugli affreschi, danneggiati dal tempo ma anche dai restauri effettuati in precedenza con materiali non adeguati, dovrebbero seguire nei prossimi mesi.
    Con l’affidamento all’Istituto Superiore del Restauro dei lavori del Qusayr Amra, uno dei siti di maggiore interesse del patrimonio archeologico giordano, il nostro Paese si assicura così un’importante vetrina nel campo del restauro internazionale e un consolidamento significativo della propria presenza culturale nel Regno Hashemita.